A Gallipoli, ospitato dal sottosuolo di Palazzo Granafei, tra le stradine del centro storico, è visitabile uno dei 35 frantoi ipogei del 1600 interamente ristrutturato.
Si estendono nel sottosuolo per circa 200 mq., al di sotto dei palazzi D'Acugna e Grassi che si fronteggiano su Via Antonietta De Pace.
Sono di proprietà dell'Associazione Gallipoli Nostra che nel 1988 li ha completamente restaurati e aperti alla fruizione pubblica. All'interno sono stati ricostruiti, su modelli del XVII secolo, alcuni torchi alla calabrese (a due vitoni). Originale è invece un torchio alla genovese (a vitone unico) e alcune presse del XIX secolo.
La visita si presenta particolarmente stimolante attraverso gli ambienti di macinazione e spremitura, con le sciaghe (luoghi di deposito delle olive), le stalle e i caratteristici pozzetti di raccolta dell'olio e delle acque di vegetazione. Guide esperte fanno conoscere al visitatore le tecniche e le fasi di lavorazione dell'olio d'oliva, facendo rivivere nel contempo, momenti significativi di storia e di cultura locale in tempi in cui oltre che a fini alimentari l'olio veniva commercializzato soprattutto per fini industriali (nella cardatura delle lane - per questo era molto richiesto dai Paesi del Nord Europa, Svezia e Inghilterra in testa) e per l'illuminazione pubblica e privata.
Ingresso: gratuito
Giorni e orario apertura: feriale è 9.00-13.00; 17.00-22.00 (mesi estivi); Prenotazione: consigliata.