Ho letto il questionario, avrei voluto rispondere, però non ho potuto, le domande sono fatte come se le risposte fossero già preconfezionate per un popolo che vive di luoghi comuni,

non è il mio caso.
Faccio un esempio:
Olio Amaro come quello Pugliese, dolce come quello del Nord,

io produco oli di un amaro che più amaro non si può e mai ne ho assaggiato di più forte.
Inoltre non ne compro più da anni.
Però un'idea già me la sono fatta sul tipo di università e quali risultati faccia scaturire, e non mi stupisco più se l'olio di oliva ha tanto scarso successo.
Continuo a ricevere campioni in assaggio di oli prodotti in luoghi di elezione da particolari per loro uso, ma è mai possibile, che su dieci campioni ce ne sia si e no uno o due che non sono irrimediabilmente rovinati dalla cattiva conservazione, morchia, ecc.
Il primo problema dell'olivicoltura italiana sono i gusti ormai rovinati della gente che "se ne intende" perchè in famiglia hanno gli olivi.
Lo credo bene che poi vai in lidel compri un litro di extra e lo trovi buono.
Almeno non è difettato o spompato.