Le previsioni produttive per la campagna 2008-2009, sia in Spagna che in Grecia, sembrano decisamente ottimistiche
Le buone condizioni climatiche (buon apporto idrico e temperature nella norma), hanno caratterizzato le prime due fasi dell'intero ciclo produttivo, fioritura e allegagione, influenzandone positivamente il decorso. Per la Grecia, in particolare, i quantitativi si prevedono in netto recupero rispetto all'annata precedente.
Si prevede una produzione uniforme in tutte le aree, con quantitativi che, secondo le prime stime, potrebbero quantomeno replicare quelli dello scorso anno. Il 2007, peraltro, è stato un anno abbondante per l’olivicoltura iberica. Infatti, i dati resi noti dall’agenzia ministeriale spagnola, attestano la produzione a 1,2 milioni di tonnellate (+11% sul 2006). Parallelamente sono, comunque, cresciute anche le giacenze che a luglio ammontavano a 617 mila tonnellate contro le 515 mila dello stesso periodo dell’anno prima.
Su gran parte del territorio greco, le fasi fenologiche di fioritura e allegagione si sono svolte senza particolari problemi, grazie a temperature e precipitazioni ottimali. L’incremento produttivo della prossima campagna, stimabile tra le 230 e le 250 mila tonnellate, è da imputare essenzialmente all’aumento di Creta e di Mytilene.
Per la Tunisia si prevedono da 190 a 210 mila tonnellate, per la Turchia i quantitativi dovrebbero oscillare dalle 100 alle 130 mila tonnellate, mentre in Siria si prevede un potenziale produttivo stimabile attorno alle 100 mila tonnellate.
Fonte: www.ismea.it