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I ricercatori del Monell Center e della Northwestern University di Chicago (Usa) hanno scoperto che il composto oleocantale altera la struttura delle proteine neurotossiche che si ritengono contribuiscano agli effetti debilitanti dell'Alzheimer. Questo importante cambiamento strutturale impedisce la capacità delle proteine ADDL di danneggiare le cellule nervose del cervello.
In laboratorio si è scoperto che l’oleocantale va ad alterare anche la struttura delle ADDL in modo che queste non si vadano a legare con le sinapsi (è una struttura altamente specializzata che consente la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso, i neuroni).
Considerando che una delle prime aree colpite dall'Alzheimer è l'ippocampo (una regione del cervello coinvolta principalmente nell'apprendimento e nella memoria), gli scienziati di questa ricerca, hanno voluto esaminare da vicino come questo processo avvenga e quali effetti abbia sul cervello. Nel particolare gli scienziati hanno trattato, per mezzo di colture cellulari, le proteine ADDL con e senza l'aggiunta dell'oleocantale. La scoperta è stata inattesa e sorprendente, infatti si è visto che bastavano poche molecole di questa sostanza contenuta nell'olio extravergine di oliva per contrastare e ridurre il legame tra le ADDL e le sinapsi dell'ippocampo.
Il dr. Paul Breslin ha cosi commentato i risultati. "Se il trattamento di anticorpi del morbo di Alzheimer è arricchito da oleocanthal, la lotta collettiva effetti tossici e immunologici di questo composto può portare ad un trattamento efficace per una malattia incurabile. Solo gli studi clinici potranno dare maggiori risultati. Successivi test hanno poi mostrato che l'oleocantale protegge inoltre le sinapsi dai danni strutturali causati dalle ADDL."
Fonte: www.monell.org
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